In un contesto di difficoltà economica e finanziaria come quello che caratterizza la nostra epoca, spesso la migliore risorsa di Welfare risulta essere la famiglia: i prestiti per pensionati rappresentano di conseguenza un aiuto prezioso che consente anche a chi è uscito dal mercato del lavoro di ottenere i finanziamenti necessari per soddisfare tanto esigenze personali quanto per aiutare figli e nipoti. I prestiti a pensionati sono stati istituiti in Italia dopo l’approvazione della legge finanziaria del 1995, e da allora si sono rivelati una risorsa assolutamente fondamentale, oltretutto erogabile anche a chi ha avuto un passato di cattivo pagatore, poiché il metodo scelto dalla maggioranza degli istituti di credito è quello dei prestiti pensionati con cessione del quinto: vediamo insieme come funzionano i prestiti per pensionati, tutte le info utili per richiedere un finanziamento e i principali enti che erogano tali somme di denaro a chi non è più occupato e gode di un assegno previdenziale.
Contenuti dell'articolo
- 1 Prestiti pensionati Inps come fare
- 2 Condizioni prestito pensionati
- 3 Prestiti pensionati con cessione del quinto
- 4 È possibile con altri prestiti in corso? Prestiti a pensionati con cessione del quinto in corso
- 5 Prestiti a pensionati senza cessione del quinto?
- 6 Prestiti per pensionati Inps ed Inpdap: i vantaggi
- 7 Prestiti a pensionati con Poste Italiane
- 8 Prestiti a pensionati con protesti
- 9 Prestiti pensionati con garante
- 10 Prestiti pensionati con delega
- 11 Prestiti con pensione minima
- 12 Prestiti a pensionati con invalidità
- 13 Prestiti a pensionati con più di 80 anni
- 14 Prestiti a pensionati Inail
- 15 Prestito per pensionati Enpam
- 16 Prestiti pensionati migliori offerte
- 17 Prestiti finalizzati per pensionati
Prestiti pensionati Inps come fare
Il metodo migliore per un pensionato che vuole ottenere un prestiti personale è rivolgersi all’Inps, l’ente previdenziale che eroga direttamente mediante il proprio Fondo a disposizione oppure attraverso istituti di credito convenzionati gli importi richiesti, a tassi molto vantaggiosi. L’iter di presentazione della domanda è identica a quella di un normale prestito personale, ovvero
Generalmente i prestiti a pensionati vengono concessi entro dieci o quindici giorni al massimo dal momento della valutazione della domanda, e l’erogazione avviene tramite un assegno circolare intestato al richiedente che giunge presso il proprio domicilio, oppure direttamente sul conto corrente. Benché le condizioni specifiche possono variare a seconda della banca, solitamente tali prestiti non sono soggetti ad alcun costo aggiuntivo legato all’iter della domanda, dunque senza alcuna spesa istruttoria o ancora penali correlati a costi di chiusura ed estinzione anticipata, poiché anche nel caso in cui il prestito venisse estinto anticipatamente ci sarebbe soltanto un risparmio sugli interessi in essere.
Condizioni prestito pensionati
Le condizioni del prestito per pensionati presentano alcune limitazioni date dal fattore anagrafico, che in particolare vanno a caratterizzare l’importo massimo richiedibile e la durata massima disponibile: ne consegue che
Poiché l’età gioca un ruolo determinante, la richiesta di accettazione della domanda di prestito è soggetta alla stipulazione obbligatoria di una polizza vita da parte del pensionato Inps, una garanzia che possa coprire il rimborso del finanziamento in caso di decesso del beneficiario. In alternativa il soggetto richiedente può anche indicare un garante che si impegni a sanare il debito nel caso in cui il pensionato fosse impossibilitato a tener fede al piano di ammortamento concordato. Per i cittadini stranieri, sia comunitari che extra comunitari, oltre alla documentazione standard è richiesto in aggiunta il permesso di soggiorno a tempo indeterminato oppure certificati che attestino la residenza in Italia da almeno 5 anni.
Prestiti pensionati con cessione del quinto
La garanzia più forte per chi eroga un prestito a pensionati è la formula scelta per il piano di rimborso, che avviene mediante la cessione del quinto dell’assegno previdenziale. Come si evince facilmente dal nome,
In realtà la normativa vigente stabilisce una regola ben precisa secondo cui l’assegno previdenziale che percepisce il pensionato dopo la trattenuta del 20 per cento dell’importo finalizzato all’estinzione del debito non deve mai scendere sotto una determinata soglia, questo per assicurare al soggetto beneficiario la possibilità di far fronte alle necessità quotidiane per il suo sostentamento. Ne consegue che i prestiti pensionati con pensione minima non possano essere erogati con la formula della cessione del quinto: tuttavia esiste la possibilità anche per coloro che si trovano in questa determinata condizione di poter ottenere un finanziamento, ricorrendo a garanzie alternative come come il prestito vitalizio ipotecario che pone come garanzia per l’istituto di credito gli immobili in possesso del richiedente. Va anche ricordato che sono fattibili prestiti a pensionati protestati attraverso la cessione del quinto, anche per coloro che sono finiti nel recente passato nella lista dei cattivi pagatori.
È possibile con altri prestiti in corso? Prestiti a pensionati con cessione del quinto in corso
È possibile ottenere il finanziamento se vi sono altri prestiti in corso? La valutazione deve essere fatta caso per caso, e le condizioni ovviamente variano anche a seconda dell’istituto di credito a cui ci si rivolge, ma in linea generale possiamo affermare che sono possibili prestiti a pensionati con cessione del quinto in corso, e anche il prestito con delega, detto anche cessione del doppio quinto: tuttavia dipende dall’entità dei finanziamenti in corso, se non è troppo elevato è possibile aggiungere ulteriore liquidità con il nuovo prestito, altrimenti è possibile studiare soluzioni alternative, ad esempio rinnovare il prestito con meno rate residue. In ogni caso in questi casi è meglio rivolgersi ad un consulente per adottare la migliore strategia finanziaria per soddisfare le sopraggiunte esigenze.
Prestiti a pensionati senza cessione del quinto?
La formula scelta nella maggioranza dei casi dagli istituti di credito per erogare prestiti a pensionati è quella della cessione del quinto dell’assegno previdenziale, in quanto consente alla banca di essere tutelata dagli imprevisti dovuti anche al fattore anagrafico. Tuttavia esistono realtà del mercato del credito che da qualche anno, approfittando dell’allungamento dell’età media di vita accertata nella popolazione, rendono possibili prestiti a pensionati senza cessione del quinto, come ad esempio il gruppo Italprest, che consente di inviare on line la richiesta di finanziamento senza appunto l’obbligo della cessione del quinto per i pensionati. Vi sono invero alcune limitazioni: attualmente non è possibile beneficiare di questo prestito personale in tutte le città d’Italia, per questo motivo quando si contatta il gruppo finanziario è bene indicare quale sia la propria provincia di residenza in modo che l’istituto di credito possa verificare la possibilità di operare in quella determinata zona.
Un altro gruppo bancario che consente di erogare un prestito personale pensionati senza cessione del quinto è Figenpa, attraverso cui è possibile richiedere, offrendo la propria pensione come garanzia, fino a 50mila euro da rimborsare mediante piano di ammortamento è molto flessibile, che va da un minimo di un anno fino ad un massimo di dieci anni con comode rate mensili a tasso fisso concordate al momento della stipulazione del contratto, venendo incontro alle necessità del cliente. È possibile ottenere questo questo prestito personale senza cessione del quinto anche con firma singola, ovvero senza bisogno della firma di un garante, e può essere erogato anche se ci sono altri finanziamenti in corso o se in passato si è finiti nella lista dei cattivi pagatori. Compresa nella rata mensile vi è anche la copertura assicurativa rischio morte prevista di base nei prestiti a pensionati.
Prestiti per pensionati Inps ed Inpdap: i vantaggi
Per i pensionati Inps ed Inpdap, l’ex ente previdenziale dedicato a coloro che hanno lavorato come dipendenti dell’amministrazione pubblica che è stato poi assorbito dall’Inps, i vantaggi di una richiesta di prestito con cessione del quinto possono essere sintetizzati in:
- Assenza di motivazione: ovvero non vi è la necessità di dichiarare all’istituto di credito cosa si intende fare della somma ottenuta
- Estinzione in caso di decesso: A meno che non si sia usufruito del garante terzo, con la sottoscrizione della polizza vita obbligatoria non si corre il rischio che questo prestito possa ricadere sugli eredi per insolvenza o in caso di morte prematura
- Rimborso automatico: grazie alla formula della cessione del quinto che prevede la trattenuta diretta della rata non si vive con l’angoscia di essersi dimenticati del rimborso mensile, che avviene comodamente e senza ulteriori preoccupazioni
Dunque chiedere un prestito come pensionati Inps ed ex Inpdap conviene, anche perché i tassi di interesse sono assai vantaggiosi e le condizioni generalmente più favorevoli rispetto a un normale prestito personale.
Prestiti a pensionati con Poste Italiane
Tra gli operatori del mercato che offrono prestiti per pensionati vi è anche Poste Italiane, che sulla scia di altri finanziamenti a tassi molto competitivi eroga capitali anche a coloro che sono usciti dal mercato del lavoro e percepiscono un assegno previdenziale. I prestiti a pensionati con Poste Italiane sono erogati con la formula della cessione del quinto, e possono essere richiesti recandosi presso l’ufficio postale più vicino, oppure prendendo un appuntamento con un consulente di Poste Italiane telefonando al numero gratuito 800.00.33.22. Periodicamente Poste Italiane offre promozioni ai clienti con Tan e Taeg vantaggiosi, e sul sito ufficiale potete consultare le offerte presenti al momento. I requisiti e la documentazione richiesta per l’approvazione del finanziamento sono quelli standard che abbiamo già analizzato, ovvero
- Documento d’identità in corso di validità
- Tessera sanitaria
- Cedolino pensione
- Conteggio estintivo precedente finanziaria in caso di rinnovo per altra cessione in corso
Va specificato che riguardo il fattore anagrafico Poste Italiane eroga i prestiti a pensionati con età massima alla scadenza del piano d’ammortamento pari a 84 anni. A seconda delle specifiche caratteristiche del richiedente, potrebbe essere richiesta documentazione aggiuntiva rispetto a quella qui elencata.
Prestiti a pensionati con protesti
Vediamo adesso se è possibile l’erogazione di prestiti a pensionati in alcuni casi particolari: cominciamo con coloro che sono finiti nella lista dei cattivi pagatori, dei protestati e dei pignorati, che solitamente hanno difficoltà a rientrare nel mercato del credito. Facile che anche per un disguido si finisca nella famigerata black list, e per coloro che hanno pagato in ritardo una o più rate di un finanziamento, quando vengono segnalati al Crif, società specializzata in sistemi di informazioni creditizie, possano vedersi rifiutati una richiesta di prestito pur soddisfacendo le normali condizioni richieste da una banca, e la situazione diviene ancora più complicata se dopo la segnalazione non si è provveduto a saldare il debito: i cosiddetti protestati vengono iscritti al Registro Informatico dei Protesti della Camera di Commercio, dove si rimane segnalati per 5 anni, e soltanto dopo il primo anno, se si è provveduto a ripagare il debito, è possibile chiedere la cancellazione dal Registro presentando domanda al Tribunale o al dirigente responsabile dell’Ufficio Protesti della Camera di Commercio, previa presentazione della documentazione che attesta l’avvenuto pagamento della rate e degli interessi che ancora non risultavano essere saldati. Come fare in questi casi ad ottenere un nuovo prestito? La garanzia della cessione del quinto dell’assegno previdenziale rappresenta la soluzione idonea per erogare prestiti a pensionati con protesti, permettendo alla banca di turno di allentare la propria rigidità, poiché la trattenuta diretta sulla pensione rappresenta la migliore tutela possibile.
Prestiti pensionati con garante
Una strada alternativa per coloro che in età avanzata sono segnalati come protestati è rappresentata dai prestiti pensionati con garante, dove una terza persona si fa carico delle necessarie garanzie richieste dall’istituto di credito o società finanziaria di erogare il capitale richiesto. In questo caso
Prestiti pensionati con delega
Sono possibili prestiti pensionati con delega? Innanzitutto ricordiamo che cos’è la delega di pagamento, detta anche
La procedura per richiedere diventa evidentemente più complicata, anche perché il governo, per evitare il sovraindebitamento di una famiglia, che magari sottovaluta l’impatto di un finanziamento nella propria quotidianità, afferma che già la normale cessione del quinto non possa avvenire senza un importo minimo sufficiente dello stipendio o nel nostro caso di interesse dell’assegno pensionistico: a maggior ragione è ancora meno facile ottenere il prestito con delega se non si ha una buona mensilità previdenziale. Se ne deduce che il prestito con delega per pensionati è consigliato solo se si devono richiedere importi di grande entità, che generalmente possono essere rateizzati fino a 120 mensilità. Per avanzare la procedura di prestito con delega, bisogna innanzitutto rivolgersi al proprio ente pensionistico di riferimento, richiedendo l’autorizzazione all’apertura della pratica: una volta ottenuto il via libera, la delega dovrà essere presentata all’istituto di credito che concede prestiti con doppio quinto.
Prestiti con pensione minima
Poiché la formula scelta solitamente per l’erogazione di prestiti a pensionati è quella della cessione del quinto, ne consegue l’impossibilità di erogare finanziamenti a pensionati sociali o con pensione minima. Ad oggi anno 2017, il trattamento definito sufficiente è pari a 501,89 euro al mese, 6.524,57 euro l’anno: questo è l’ importo ritenuto necessario per la sopravvivenza dallo Stato e per questo tutti devono avere diritto a tale cifra minima, con eventuale integrazione da parte dello Stato stesso nel caso in cui non venga raggiunta quella soglia con la pensione standard. Ne consegue che i prestiti con pensione minima o con assegno sociale tassativamente non devono scendere sotto la soglia citata quando si va a sottrarre dalla cifra percepita mensilmente l’importo da corrispondere all’istituto di credito per saldare il finanziamento. In caso di pensione pari all’importo minimo di sopravvivenza, non è affatto possibile effettuare una richiesta di prestito con cessione del quinto, proprio perché si tratterebbe di un’azione contraria al principio stabilito dallo Stato in fase di determinazione della pensione minima, ed è necessario trovare strade alternative, ad esempio il prestito vitalizio ipotecario.
Prestiti a pensionati con invalidità
L’invalidità civile non viene considerata solitamente dagli istituti di credito come una discriminante per l’erogazione o meno di un prestito personale, tuttavia il tipo di patologia da cui si è affetti e le possibilità economiche a disposizione possono influire poiché, in caso di insolvenza, la pensione di invalidità potrebbe causare problemi alla banca. Tra i requisiti per erogare prestiti a pensionati con invalidità, oltre a non essere protestato e a non aver superato il limite massimo di età, è sufficiente dunque che l’assegno di invalidità sia in grado di garantire il rimborso della rata mensile, ma se la patologia di cui si soffre è connotata da un’alta probabilità di decesso, potrebbe rappresentare un deterrente per la banca che deve acconsentire alla richiesta di finanziamento. Oltre alla normale documentazione, il pensionato con invalidità civile deve presentare i certificati medici che attestino la condizione di salute invalidante, che dovrà essere valutata dalla compagnia di assicurazioni che stipulerà la conseguente assicurazione sulla vita collegata al prestito. I motivi per cui una banca potrebbe avanzare un diniego alla richiesta di prestito personale sono una patologia con probabilità di decesso troppo elevate, una pensione di invalidità troppo esigua (a meno che non si offrano ulteriori garanzie come un immobile di proprietà libero da altri vincoli ipotecari), oppure troppo insicura, ovvero che per qualsivoglia ragione possa essere soggetta a sospensione o annullamento.
Prestiti a pensionati con più di 80 anni
Prestiti a pensionati con più di 80 anni sono permessi nel nostro sistema creditizio? In linea generale, banche e società finanziarie tendono a dare il loro assenso al finanziamento a soggetti che hanno fino a 75 anni di età, tuttavia esistono prestiti erogabili anche ha chi ha un’età superiore, con alcune conseguenze che modificano le condizioni di base del finanziamento: innanzitutto il tasso di interesse risulta essere più elevato rispetto a quello molto vantaggioso che caratterizza normalmente il prestito a pensionati con cessione del quinto, in modo da compensare il fattore di rischio decesso più elevato legato al dato anagrafico. La maggior parte degli istituti di credito richiede inoltre in aggiunta alla documentazione standard un certificato medico in cui si attesta la buona salute del soggetto richiedente per fornire il via libera alla domanda di finanziamento, e un ruolo ancora più preminente viene dato alla polizza vita assicurativa che tutela tanto la banca quanto gli eredi del beneficiario del prestito dal rischio insolvenza per morte improvvisa. I prestiti pensionati fino a 80 anni possono essere richiesti da tutti coloro che hanno una pensione di anzianità Inps o ex Inpdap, tuttavia non tutti gli istituti di credito sono disposti a concedere prestiti a pensionati con età superiore, benché le maggiori aspettative di vita abbiano allargato le disponibilità, dunque è necessario consultare più banche e valutare l’impatto economico complessivo dell’operazione essendo il tasso per il rimborso più elevato.
Prestiti a pensionati Inail
Oltre ai prestiti Inps ed ex Inpdap esistono anche i prestiti a pensionati Inail, un altro ente pubblico la cui sigla indica l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. Lo scopo di questo ente è quello di fornire la pensione ai lavoratori che hanno subito un infortunio o che si sono gravemente ammalati, rivolgendosi dunque ad un target di soggetti molto preciso a cui viene erogato l’assegno previdenziale. Il prestito per i pensionati Inail è una tipologia di finanziamento personale dedicata specificamente a chi riceve una pensione mensile da parte dell’ente, pensione che può essere unica o anche affiancata alla normale pensione erogata dall’Inps, e in questo caso ottenere il finanziamento risulta più semplice. Infatti, sebbene questa forma di prestito personale sia stata pensata appositamente per i pensionati Inail, ottenere il capitale richiesto non appare sempre così scontato: i requisiti per accedere al prestito Inail variano in base all’istituto di credito a cui ci si rivolge, e nel caso in cui il reddito mensile sia basso risulta alquanto complicato veder soddisfatta la propria domanda di finanziamento, esattamente come per chi percepisce unicamente l’assegno previdenziale sociale o la pensione minima.
Se si può contare esclusivamente su una pensione Inail, i cui importi sono generalmente modesti, per accedere ad un prestito la soluzione più idonea è quella di ricorrere ad un piccolo finanziamento, in cui non viene richiesta la cessione del quinto come avviene nell’ipotesi tipo di prestito a pensionati: la sola pensione Inail non consente di usufruire di questa formula di ammortamento, dal momento che l’assegno previdenziale fornito da questo ente si configura come un risarcimento per l’impossibilità di svolgere un impiego. Quali alternative allora per un pensionato Inail che non percepisce anche una pensione Inps? In questo caso le soluzioni possono essere i prestiti con cambiali oppure i prestiti fra privati, che rendono possibile il finanziamento anche a cattivi pagatori, offrendo la possibilità nel caso di prestiti tra privati di superare la mediazione di banche e società finanziarie. Il consiglio come sempre è di rivolgersi a più istituti di credito che offrono prestiti a pensionati Inail e confrontare i preventivi per scegliere la soluzione più conveniente e idonea alle proprie esigenze.
Prestito per pensionati Enpam
In Italia oltre l’Inps esistono altri enti che erogano assegni previdenziali a determinate categorie di lavoratori in pensione, e conseguentemente esistono possibilità di richiedere finanziamenti correlati al suddetto ente. È il caso del prestito per pensionati Enpam, l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza medici,
I prestiti per pensionati Enpam sono erogati al solito con la formula della cessione del quinto della pensione, ovvero una trattenuta diretta dell’assegno previdenziale che non può superare il 20 per cento dell’importo complessivo: un prestito personale a tasso fisso e rata costante stipulato in convenzione con numerosi istituti di credito e società finanziarie. Qui potete trovare tutte le informazioni dettagliate.
Prestiti pensionati migliori offerte
Le migliori offerte di prestiti pensionati variano periodicamente per cui è impossibile presentare una casistica aggiornata: tuttavia vogliamo segnalare alcune delle società finanziarie leader del mercato del credito italiano che sono da considerarsi un punto di riferimento per chi è alla ricerca di un finanziamento, e che presentano ovviamente proposte anche per chi percepisce un assegno previdenziale. Per alcuni di questi istituti di credito che vi presentiamo qui di seguito non sono disponibili informazioni più dettagliate, ed è necessario contattare direttamente l’istituto per avere delucidazioni sul massimo importo erogabile ed altre info più particolareggiate che possano eventualmente interessare. Qui di seguito riportiamo le voci principali desumibili dai profili on line.
I prestiti pensionati Intesa San Paolo hanno come fiore all’occhiello il prodotto PerTe Prestito Pensionati Inps dedicato a chi ha un’età massima di 83 anni non compiuti alla richiesta di finanziamento e 85 anni non compiuti alla scadenza del piano di rimborso. Sono esclusi le pensioni e gli assegni sociali, le pensioni di invalidità civile, gli assegni di sostegno al reddito, e si può richiedere da un minimo di 3.600 euro a un massimo di 75mila euro.
I prestiti pensionati Unicredit prevedono un importo massimo erogabile di 69mila euro con cessione del quinto e piano di rimborso standard da 1 a 10 anni. Sulla pagina ufficiale della banca trovate le offerte periodiche su Tan e Taeg con la simulazione dei vantaggi proposti.
I prestiti pensionati Agos presentano i consueti vantaggi legati alla cessione del quinto e sul sito ufficiale trovate la possibilità di effettuare simulazioni scegliendo la durata e l’importo per valutare l’impatto della rata mensile, e richiedere direttamente on line la domanda di prestito oppure fissare un appuntamento presso la filiale più vicina.
Con i prestiti pensionati Findomestic possono accedere al credito anche coloro che hanno avuto in passato disguidi finanziari o se hanno all’attivo altri finanziamenti in corso: qui trovate informazioni dettagliate, la possibilità di assistenza e di inoltrare la richiesta di finanziamento direttamente on line. Nessun costo di istruttoria pratica, di commissioni bancarie e di commissioni di intermediazione è previsto dalla società finanziaria per coloro che sottoscrivono il prestito.
Chiudiamo la nostra breve panoramica sulle principali società finanziarie che erogano prestiti a coloro che percepiscono un assegno previdenziale Inps ed ex Inpdap con i prestiti pensionati Bnl, dove sul sito ufficiale è possibile richiedere un preventivo. Il prestito è a tasso fisso e rate costanti, compatibile con altre forme di finanziamento già in corso e come per altre banche senza nessun obbligo di apertura di conto corrente. È possibile richiedere fino a 90mila euro nei limiti del quinto cedibile, e la concessione del finanziamento è condizionata come al solito all’acquisizione di una garanzia sulla vita del soggetto richiedente. Dalla banca viene ammessa l’estinzione sia totale che parziale del finanziamento con il pagamento di un indennizzo pari a 1 per cento del capitale residuo, 0,5 se la vita residua del finanziamento è superiore a 1 anno, mentre nessuna commissione è prevista se il debito residuo è pari o inferiore a 10mila euro.
Prestiti finalizzati per pensionati
I prestiti per pensionati che abbiamo fin qui analizzato sono equivalenti ai normali prestiti personali, per cui non viene richiesta alcuna motivazione da parte dell’istituto erogante al fine del via libera positivo alla domanda di finanziamento. Tuttavia anche per chi è uscito dal mercato dal lavoro esiste la possibilità di richiedere prestiti finalizzati all’acquisto di un determinato bene o servizio: una volta fissato il costo da affrontare, direttamente nella sede contrattuale del punto vendita viene stipulato l’accordo circa il pagamento rateale e il tasso d’interesse applicato. Come per un normale lavoratore, anche il pensionato deve presentare determinate garanzie che i negozi così come le banche convenzionate richiedono per l’acquisto dei prodotti: in questo caso il pensionato dovrà presentare il cedolino che quantifichi l’ammontare della sua pensione dimostrando la capacità di sostenere il pagamento del debito nei tempi e nei modi previsti dal piano di ammortamento.