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Prestiti pensionati Inps Poste

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I prestiti pensionati Inps di Poste Italiane rappresentano oggi una delle soluzioni più soddisfacenti per coloro che sono usciti dal mercato del lavoro e necessitano di liquidità per far fronte a problematiche urgenti: come per altri istituti di credito che hanno stretto accordi e convenzioni con l’ente pensionistico per erogare finanziamenti, la formula standard di prestiti ai pensionati offerti da Poste Italiane hanno a che fare con la cessione del quinto dell’assegno previdenziale, dunque con la trattenuta diretta del 20 per cento del totale del reddito Inps durante il periodo di ammortamento per rimborsare il finanziamento erogato.

Il prodotto prescelto per andare incontro alle esigenze dei pensionati si chiama appunto Quinto BancoPosta Pensionati, e in questa sede spiegheremo in dettaglio quali sono i requisiti per accedere al finanziamento, caratteristiche e condizioni del prestito, e gli eventuali punti di forza e criticità del prodotto in questione.

Quinto BancoPosta Pensionati: caratteristiche e condizioni

Il Quinto BancoPosta Pensionati è stato pensato per venire incontro alle esigenze di liquidità degli iscritti Inps, e pertanto è richiedibile da tutti i pensionati appartenenti all’ente compresi ex INPDAP, ex iPost, ex Enpals, e dai Dipendenti Pubblici e Statali e Forze Armate. La somma che si può ottenere con i prestiti pensionati Inps Poste Italiane dipende dall’entità della pensione percepita fino a un massimo di 70mila euro, e maggiore sarà l’importo complessivo, più alte saranno le possibilità di ricevere finanziamenti consistenti e a condizioni più vantaggiose. Ricordiamo che la formula del quinto dello stipendio o assegno previdenziale

consente di autorizzare l’approvazione del finanziamento anche a chi è stato classificato nella lista dei cattivi pagatori, essendo la trattenuta diretta una forma di tutela dell’ente che eroga il finanziamento. L’unico limite è che l’importo deve essere per legge sufficientemente elevato da poter garantire la sopravvivenza del contraente al netto della trattenuta del 20 per cento, pertanto coloro che percepiscono la sola pensione minima non possono accedere alla cessione del quinto e devono cercare soluzioni alternative.

Dal punto di vista della durata del finanziamento, il Quinto BancoPosta Pensionati prevede piani di ammortamento che vanno da 36 ai 120 mesi, senza ulteriori spese aggiuntive né per l’estinzione anticipata del debito contratto né per commissioni accessorie. L’unica spesa prevista al momento della stipulazione del contratto è la sottoscrizione di una polizza vita obbligatoria che tutela il beneficiario in caso di decesso anticipato, evitando che il debito residuo passi agli eredi.

Volendo fare un esempio standard di prestito pensionati Inps di Poste Italiane, un richiedente di 62 anni che percepisce un assegno previdenziale mensile netto di 900 euro può ottenere un prestito in 10 anni di 10.153,65 euro con TAN fisso al 9,25 per cento e TAEG al 9,65 per cento, per una rata mensile che sarà di 13o euro al fine di restituire l’intero importo erogato più 5,446,35 euro di interessi. L’erogazione del prestito avviene per accredito su Conto BancoPosta, bonifico su Conto Corrente bancario oppure assegno vidimato intestato al richiedente. Soltanto per i pensionati INPS è possibile accreditare l’importo anche sul libretto di risparmio postale nominativo intestato al richiedente.

Requisiti Quinto BancoPosta Pensionati

I requisiti per accedere al Quinto BancoPosta Pensionati sono i medesimi di qualsivoglia prestito pensionati, per cui è necessario presentare in sede di documentazione:

  • Copia di documento d’identità valido
  • Codice fiscale
  • Cedolino della pensione che attesti l’entità del reddito

 

Non è necessaria la presenza di un ulteriore garante o fideiussore per ottenere il via libera al finanziamento, mentre in aggiunta può essere richiesta una certificazione sanitaria che attesti lo stato di salute del richiedente per la sottoscrizione della polizza vita obbligatoria. In ogni caso per questa tipologia di prestito Poste Italiane prevede un’età massima che non superi gli 85 anni.

Prestiti Inps Poste Italiane: vantaggi e svantaggi

Fondamentalmente la scelta della cessione del quinto risulta essere una soluzione comoda non soltanto per l’istituto di credito che eroga il finanziamento, in quanto si sente maggiormente tutelato rispetto al rimborso del prestito, ma anche per lo stesso pensionato richiedente, che non deve preoccuparsi di ricordare ogni mese di saldare il debito con il pagamento tramite bollettino della rata mensile avendo la trattenuta diretta sul suo conto che viene effettuata direttamente in accordo tra Inps e Poste Italiane.

Inoltre il prestito pensionati con cessione del quinto può essere richiesta anche da coloro che hanno già finanziamenti in corso, anche con delega di pagamento: tuttavia è evidente che un’ulteriore cessione comporta anche alcune difficoltà, quale un’ulteriore decurtazione del reddito del richiedente, e pertanto nel caso in cui l’importo complessivo dell’assegno previdenziale risulti essere insufficiente il finanziamento potrebbe essere rifiutato.

Risulta evidente che l’unico vero svantaggio di un prestito per pensionati con cessione del quinto è che tale modalità tende ad escludere una fascia consistente della popolazione, ovvero tutti coloro che non hanno un reddito fisso o anche di importo sufficientemente elevato da poter offrire le garanzie richieste. Vediamo allora quali possono essere alcune soluzioni alternative al prestito con cessione del quinto sempre targate Poste Italiane.

Mini Prestito BancoPosta

Quinto BancoPosta Pensionati non è l’unica soluzione possibile di finanziamento messa in campo da Poste Italiane per venire incontro alle esigenze di chi è fuoriuscito dal mercato del lavoro: per chi necessita di piccole somme urgentemente esiste la possibilità di richiedere Mini Prestito BancoPosta, che come si legge sulla pagina ufficiale

può essere richiesto da chi è titolare di una Carta Postepay Evolution, ed ha un’età compresa tra i 18 e i 76 anni non compiuti a fine rimborso, residenza in Italia e con un reddito da lavoro o pensione dimostrabile prodotto in Italia

Anche per richiedere Mini Prestito BancoPosta è necessario presentare la seguente documentazione: documento d’identità in corso di validità, tessera sanitaria e documento di reddito esattamente come per il prestito con cessione del quinto precedentemente descritto. A mutare sono alcune caratteristiche essenziali del finanziamento: la durata è fissa per tutti a 22 mesi, e il rimborso delle rate avviene mediante addebito diretto sulla carta Postepay Evolution o sul Conto Corrente Bancoposta, e consente di richiedere fino a 3mila euro massimo di importo. Si tratta dunque di una modalità di finanziamento utile per chi ha la necessità di far fronte ad una piccola spesa imprevista, ed è relativamente facile da gestire. Ovviamente si perde qualcosa in termini di flessibilità del piano di ammortamento, ma essendo l’importo erogato poco consistente è un ostacolo relativamente superabile.

Prestito BancoPosta Online

I prestiti pensionati Poste Italiane fin qui analizzati possono essere richiesti recandosi in un qualunque ufficio postale anche di sabato mattina, a partire ovviamente dai prestiti convenzionati Inps fino al Mini Prestito: tuttavia da quando la diffusione dei nuovi strumenti di comunicazione digitale è divenuta sempre più invasiva, i prestiti online per pensionati hanno assunto il ruolo di un’alternativa efficace con molti vantaggi in termini di praticità e abbattimento dei tempi, sia dal punto di vista dell’erogazione che dell’iter burocratico di approvazione della domanda di finanziamento.

Poste Italiane non fa eccezione con il suo Prestito BancoPosta Online, che prevede un processo interamente on line con firma digitale, come si legge sulla pagina dedicata sul sito ufficiale. In questo caso bisogna iscriversi al sito di Poste Italiane, effettuare il login nella propria area riservata con username e password, e infine accedere alla sezione Finanziamenti per compilare il modulo di richiesta con i dati richiesti, per ottenere una risposta immediata circa la fattibilità del prestito. Il Prestito BancoPosta Online prevede come condizioni

un importo erogabile che va da un minimo di 1500 euro a un massimo di 30mila euro, con piani di ammortamento dalla durata compresa tra i 12 e gli 84 mesi.

Dal punto di vista dei requisiti necessari per l’approvazione del finanziamento, oltre alla solita documentazione che comprende documento d’identità in corso di validità, tessera sanitaria, documento di attestazione del reddito (che per coloro che sono usciti dal mercato del lavoro significa semplicemente il cedolino della pensione), più documento attestante la regolarità del soggiorno per i cittadini non italiani, è possibile che venga richiesta una documentazione aggiuntiva a seconda dei singoli casi, anche per accedere a particolari promozioni in corso.

Inoltre per richiedere questo prestito online è fondamentale avere un conto corrente presso Poste Italiane, i non titolari possono tuttavia richiedere comodamente da casa Prestito Click BancoPosta per eventualmente accedere a questo finanziamento. Il rimborso del prestito avviene anch’esso, come l’accredito del’importo, tramite comode rate mensili addebitate automaticamente sul Conto BancoPosta, ma a differenza di un prestito con cessione del quinto tale opzione non prevede la possibilità di sottoscrivere la polizza assicurativa.

Conclusioni

In conclusione è conveniente per un pensionato Inps rivolgersi a Poste Italiane per richiedere un finanziamento? Al netto delle singole problematiche che possono evidenziare coloro che si trovano in condizioni particolarmente difficili, come chi ha solo la pensione minima, l’assegno di invalidità o la pensione di reversibilità, per cui è sempre consigliabile rivolgersi ad un consulente per cercare insieme la soluzione più idonea (e di conseguenza anche l’istituto di credito che maggiormente può soddisfare tale necessità), possiamo affermare in linea generale che i prestiti Poste Italiane rappresentano un’ottima soluzione per coloro che percepiscono un assegno previdenziale sufficiente all’erogazione di un finanziamento, con condizioni abbastanza vantaggiose sia sul fronte del Tasso Annuo Nominale che del Tasso Annuo Effettivo Globale, piani di ammortamento flessibili è un’età massima superiore alla norma, poiché spesso gli istituti di credito sono restii a concedere finanziamenti una volta raggiunti i 75 anni di età, ben 10 in meno rispetto a Poste Italiane.

Anche le soluzioni alternative come il Mini Prestito e il Prestito Online hanno diverse frecce al loro arco per poter soddisfare le esigenze dei richiedenti. Ci sono da parte di Poste Italiane tante soluzioni di prestiti ai pensionati che presentano diversi vantaggi, a fronte delle consuete criticità correlate alle modalità prescelte e che abbiamo analizzato in dettaglio nei diversi prodotti illustrati.

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