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Prestiti pensionati con cessione del quinto

cessione quinto

I prestiti pensionati con cessione del quinto sono la formula più utilizzata dagli istituti di credito e le società finanziarie nel nostro Paese per offrire finanziamenti a coloro che sono oramai fuoriusciti dal mercato del lavoro e percepiscono un reddito sotto forma di assegno previdenziale erogato dall’Inps, l’ente pensionistico nazionale. La scelta di erogare prestiti pensionati con cessione del quinto deriva principalmente dal fatto che ciò consente alle banche di avere una maggiore tutela nei confronti dei rischi correlati alla somministrazione di denaro a questa particolare categoria di soggetti, in cui il fattore età e il conseguente, progressivo peggioramento dello stato di salute, giocano a sfavore della scelta di un normale prestito personale. Vediamo come funzionano i prestiti pensionati cessione del quinto, le principali caratteristiche e condizioni di questa tipologia di finanziamenti.

Cessione del quinto, cos’è?

Quando si parla di cessione del quinto che cosa si intende esattamente? A differenza del normale prestito personale, in cui il soggetto che ha stipulato il contratto di finanziamento rimborsa il prestito pagando ogni mese la rata tramite i normali bollettini da pagare in Posta o nelle tabaccherie convenzionate, con la cessione del quinto

la banca trattiene direttamente sul conto corrente del beneficiario la rata mensile di rimborso, che può arrivare come importo massimo al 20 per cento dello stipendio o dell’assegno previdenziale percepito, che rappresenta appunto un quinto del reddito complessivo.

Prestiti pensionati con cessione del quinto

Data la definizione generale, possiamo affermare che i prestiti pensionati con cessione del quinto sono finanziamenti a tasso fisso per gli ex dipendenti pubblici e privati fuoriusciti dal mercato del lavoro, erogati in accordo con i principali operatori del mercato del credito italiano sotto l’egida dell’ente Inps, che dal 2011 ha assorbito gli altri enti quali Inpdap, Enpals ed altri che si rivolgevano esclusivamente a dipendenti pubblici o determinate categorie di ex lavoratori. La legge prevede che, al momento della sottoscrizione del contratto di cessione con la società finanziaria,

venga obbligatoriamente stipulata anche una polizza vita assicurativa che tuteli sia l’istituto di credito che il pensionato dal rischio decesso, in modo tale che il debito residuo non ricada sugli eredi.

Per quanto riguarda il limite massimo età pensionabile per sottoscrivere prestiti pensionati cessione quinto, generalmente le società finanziarie tenono a non sottoscrivere contratti di finanziamento a coloro che hanno superato i 75 anni di età, anche se l’aumento delle aspettative di vita ha portato diversi operatori del mercato ad innalzare il limite di età fino agli 85 anni e massimo ai 90.

Le condizioni

Le condizioni dei prestiti pensionati cessione del quinto erogati dalle banche in convenzione con l’Inps prevedono alcuni vantaggi dati in particolare da un tasso di interesse competitivo. Solitamente i prestiti a pensionati, oltre al limite di età e alla sottoscrizione di una polizza vita come precedentemente descritto, prevedono

un massimo importo richiedibile pari a 50mila euro, e una durata complessiva del finanziamento compresa tra i 24 ed i 120 mesi. Il tasso di interesse che viene applicato al finanziamento è sempre fisso, allo scopo di mantenere costante la rata per tutta la durata del periodo di rimborso, e la durata del prestito è influenzata dalla variabile anagrafica del beneficiario, poiché il piano di ammortamento deve essere completato necessariamente entro il limite massimo di età previsto dal singolo istituto di credito.

Qual è il limite minimo?

I prestiti pensionati con cessione del quinto per poter essere approvati da un istituto di credito devono per legge rispettare alcuni obblighi, in particolare quello del limite minimo: questo significa che al netto della trattenuta della rata mensile, il reddito da pensione percepito dal soggetto deve avere un importo tale da permettergli di vivere dignitosamente. Lo Stato ha identificato nel 2017 questo limite minimo in 501,89 euro al mese, pari a 6.524,57 euro l’anno: ciò significa che nel calcolo rata mensile, una volta sottratto l’importo deve rimanere al pensionato per la propria sopravvivenza almeno tale somma sul conto corrente, altrimenti non è possibile ottenere il via libera al finanziamento. Ne consegue che coloro che hanno solo pensione minima o pensione di invalidità, o altre situazioni particolari non possono accedere al normale prestito pensionati con cessione del quinto e devono trovare soluzioni alternative, magari con l’aiuto di un consulente finanziario.

Prestiti a pensionati protestati

La cessione del quinto dell’assegno previdenziale rappresenta una buona soluzione anche per chi in passato ha avuto problemi finanziari ed è finito nella lista dei protestati e dei cattivi pagatori: infatti la trattenuta diretta della rata mensile rappresenta per una banca una garanzia sufficiente per il rimborso della somma erogata più gli interessi, e pertanto esistono possibilità molto elevate che a coloro che hanno un passato da cattivo pagatore venga concesso il via libera per un prestito pensionati con cessione del quinto.

Prestiti a pensionati con cessione del quinto in corso

È possibile ottenere prestiti a pensionati con cessione del quinto se vi sono altri finanziamenti in corso? Non è possibile fornire una risposta univoca in tal senso, poiché la valutazione viene compiuta a seconda del singolo caso dalla banca di turno, tuttavia possiamo asserire in linea generale che sono possibili prestiti pensionati con cessione del quinto in corso, ed anche il prestito con delega, detto anche cessione del doppio quinto, che vedremo successivamente. Affinché un istituto di credito possa autorizzare un finanziamento di questo tipo è necessario che l’importo complessivo dei prestiti in corso non sia troppo elevato in modo che possa essere finanziariamente sostenibile per il richiedente l’aggiunta di ulteriore liquidità con il nuovo prestito.

In caso non sia possibile ottenere prestiti pensionati con cessione del quinto in corso si possono battere strade alternative, ad esempio rinnovare il finanziamento già in corso con meno rate residue, o altre soluzioni ancora che è possibile concordare con l’ausilio di un consulente finanziario che saprà indirizzare verso la strategia finanziaria più idonea a seconda delle singole esigenze di ognuno.

Prestiti pensionati con delega di pagamento

Vediamo adesso se è possibile ottenere prestiti pensionati con delega di pagamento: tale formula di finanziamento è definita anche

cessione del doppio quinto dello stipendio o dell’assegno previdenziale percepito,  il che comporta che la rata mensile prelevata mediante trattenuta diretta dall’istituto di credito per l’estinzione del debito sia pari a un massimo di due quinti sul totale, il 40 per cento anziché il 20 del normale quinto.

Dato quello che abbiamo detto in precedenza circa l’importo minimo da rispettare affinché venga autorizzata da una banca la cessione del quinto, appare evidente come la procedura per richiedere la delega di pagamento sia molto più complessa per un pensionato, e il via libera può essere concesso solo davanti a un importo minimo sufficiente dello stipendio o nello specifico dell’assegno pensionistico. Ecco perché il prestito con delega per pensionati è non solo consigliato ma effettivamente plausibile come soluzione di finanziamento solo se vengono richiesti importi di grande entità sostenibili da parte dell’aspirante beneficiario.

L’assegno previdenziale percepito deve essere dunque di importo sufficientemente elevato per avere il doppio quinto come trattenuta, che va ad incidere su un piano di ammortamento che può essere esteso fino a 120 rate mensili: la richiesta di prestito con delega deve essere avanzata rivolgendosi al proprio ente pensionistico di riferimento, che apre la procedura di richiesta di apertura della pratica, e solo una volta che si è ottenuto l’assenso dell’ente pensionistico la delega può essere presentata alla società finanziaria per avere il prestito pensionati con doppio quinto.

Cessione quinto, vantaggi e svantaggi

Alla fine della nostra analisi sui prestiti pensionati cessione quinto è giunta l’ora di chiedersi la convenienza di questa formula di finanziamento, quali sono i vantaggi e possibili svantaggi di una soluzione di tale tipo. I vantaggi della cessione del quinto possiamo riassumerli in questi punti:

  • Alta probabilità di ottenere il prestito
  • Facilità di accesso
  • Tasso di interesse fisso e rata fissa
  • Durata del prestito estendibile fino a 10 anni con piani di rimborso in 120 rate mensili
  • Nessuna spesa di intermediazione
  • Pagamento automatico mediante trattenuta sulla busta paga o pensione, senza dunque fare attenzione alle scadenze e incorrere in rischio di dimenticanze
  • Possibilità di concessione per chi ha avuto difficoltà passate di accesso al credito, una segnalazione nella lista di cattivi pagatori o ha ricevuto pignoramenti o protesti
  • Nessun motivo di indicare il motivo per cui si richiede il finanziamento
  • Nessuna richiesta ipoteche o garanzie reali
  • Nessun bisogno di un garante
  • Possibilità di rinnovo o richiesta della cessione anche in presenza di altri finanziamenti in corso
  • Possibilità di estinzione anticipata del debito
  • Tutela polizza assicurativa contro morte prematura

Gli svantaggi dei prestiti pensionati con cessione del quinto sono essenzialmente correlati a coloro che si trovano in casi particolari per cui è difficile ottenere l’assenso al finanziamento: la cessione del quinto di fatto è una strada molto comoda e vantaggiosa ma non aperta a tutti i tipi di soggetti, pertanto i pensionati che percepiscono un reddito troppo basso sono costretti a cercare soluzioni alternative come i prestiti tra privati o il prestito vitalizio bancario per ottenere la somma che necessitano.

Ma se anche fosse ipoteticamente possibile, per chi percepisce un assegno previdenziale di modesta entità non vi è la convenienza a richiedere un prestito di importo basso e che oltretutto priverebbe il pensionato di un quinto del suo reddito mensile, dunque in linea generale possiamo affermare che la cessione del quinto conviene a fronte di un buon livello mensile di introiti. Inoltre dobbiamo ricordare che se è vero che non vi sono spese di intermediazione e altri oneri finanziari collegati al prestito, la polizza vita obbligatoria da sottoscrivere, che funge da forte garanzia in caso di decesso del beneficiario, ha un costo comunque non indifferente, e che anzi può risultare anche piuttosto elevato, ed è certamente una voce da tenere in considerazione quando si confrontano i vari preventivi di prestito.

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